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L’inventore di Jungo (Rimini -  10 marzo 2005)

 

ENRICO GORINI

Dimora nella mia tasca,  da tempo immemorabile, un apparecchietto digitale per le registrazioni ‘volanti’: un voice organizer, lo direbbero alcuni . Io invece, che amo la mia lingua, lo chiamo “memorino”, e lo uso per catturare un’idea, un pensiero, un’intuizione, così come mi viene per la testa mentre salgo le scale o vado in bicicletta.  Al momento giusto lo butto giù nel mio lavoro (un parere scritto, un file di appunti) o nei miei archivi di pensieri. In questo modo i miei testi, che ricevono nuovi apporti ad ogni stagione, sono corpi viventi che crescono e si modificano nel corso del tempo, a seconda della vena artistica e dello spirare del vento. Anche questo sito, nato nel silenzio della mia stanza, è la stratificazione di idee improvvise (di quelle che ti saettano accanto mentre corri nel parco), e di meditazioni di campagna (di quelle calme e distese, magari sotto un cielo stellato).

 

 

Sono nato nel ‘62, in pieno baby-boom, a Rimini. La città allora stava uscendo dall’anonimato delle cittadine di provincia per diventare, nel bene e nel male, una delle capitali del turismo balneare.

 

In quarta elementare ho avuto la prima intuizione, che avrebbe orientato gli anni successivi fino ad oggi: non c’è intelligenza se non c’è creatività, e non c’è creatività se non c’è gioco. Dunque….. il gioco è una cosa seria!

 

La vita mi ha portato agli studi superiori classici, quindi alla giurisprudenza (con un occhio alle scienze economiche) quindi all’avvocatura (con una specializzazione in casi singolari).  Coerente con l’intuizione infantile, nel lavoro quotidiano cerco di mettere un po’ di fantasia. Anche se può sembrare una contraddizione in termini, coniugare l’avvocatura e la creatività per me è un’esigenza irrinunciabile.

 

Durante un trekking sulle alpi francesi con il mio amico tedesco Philippe, contemplando la sera che calava sulle cime della Vanoise, ho avuto la seconda intuizione: l’avventura e la straordinarietà non possono rimanere confinati nelle ristrettezze del calendario estivo. Lo straordinario deve entrare nel quotidiano. Così vivono i bimbi, e così voglio vivere io.

Però, non è molto facile.  Come tutti, conosco la stanchezza e la fatica del quotidiano. Ma l’importante è la tendenza ! “Think positive”, dico a me stesso.

 

Nel '90 acquisisco la specializzazione post-laurea "giurista d'impresa".

 

Nel 1995 sono il primo legale riminese a collegarmi al web. Il web mi si presenta come un enorme spazio capace di esaltare la libertà della ricerca. Subitaneo entusiasmo. Dentro al nuovo, però, intravedo già il marciume che si sarebbe impadronito di gran parte dello spazio: la pubblicità, i siti vietati, i siti usa e getta, nonché la gran quantità di informazioni insignificanti che deprimono la ricerca seria.

 

Nello stesso 1995 ho fondato l’associazione per la trasparenza dei rapporti “Glasna”, il ‘braccio armato dei consumatori”.

 

Il colpo di fortuna della mia vita era intanto già avvenuto nel ’94. Si tratta del mio incontro con Mara. La mia adorabile compagna di camminate coraggiosamente mi sposava nel ’97. Nel 2004 è poi arrivata Fiamma, l’unica persona capace di darmi felicità nel momento stesso che mi ruba libertà, cioè quella rutilante anarchia cui ero abituato.

 

Le esperienze professionali più significative sono state alcune azioni giudiziarie collettive, per esempio in casi di marketing multilevel, o di illegittimità tributarie (caso "i.v.a. sulla Tariffa Igiene Ambientale", un vero obbrobrio giuridico).

 

Nel tempo libero mi interesso di sentierismo, e coltivo il progetto, insieme ad alcuni amici, di costituire un movimento per il sentiero “dietro casa”, per approssimare l’obiettivo di poter camminare nella natura appena fuori porta. Fa parte del sogno che ho ricordato sopra: quello di di vivere l’avventura nel quotidiano.  Certo, non riuscirò mai a uscire di casa e andare in ufficio percorrendo sentieri nel verde (come si vede nella foto). Ma l’importante è la tendenza!

 

Ora sto dedicandomi al progetto “Jungo”, la 'terza intuizione'.

 

 

Enrico Gorini

 

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