Il tempo medio di attesa (TMA) è l’indice di efficienza di Jungo:
la velocità di percorrenza è nota, e dipende unicamente dal traffico.
ciò che interessa chi inizia a jungare, è la risposta alla domanda:
“QUANTO DOVRO’ ATTENDERE ?â€
La risposta è di tipo statistico-prebabilistico.
i fattori favorenti sono:
1) grado di conoscenza di jungo nel territorio
2) flusso di autovetture sulla tratta
3) condizioni stradali più o meno favorevoli all’imbarco
La serie storica dei monitoraggi di jungo, su un migliaio di imbarchi censiti, indica che il TMA maschile è in costante riduzione (nel territorio pilota-sperimentale, in Trentino):
2009: 22.7 (autostop tradizionale)
2009: 9.9 min (dal 2009 i dati sono con jungo)
2010: 8.7 min
2011: 8.0 min
2012: 6.6 min
Questa è la dimostrazione empirica che il concetto dell’imbarco a vista FUNZIONA !
Non c’è alcun dubbio, e nessun ostacolo ne’ giuridico ne’ materiale, che il TMA possa scendere rapidamente a 0, quando jungo sarà conosciuto da una quota importante di automobilisti.
Molto prima di quel giorno, a TMA=5, il 50% dei possessori di automobili troveranno più comodo e molto meno dispendioso (e anche più piacevole) alzare il braccio, piuttosto che tirar fuori l’auto dal garage.
Il TMA come chiave di lettura dei percorsi Jungo (mappa Jungo)
Ecco un esempio di mappa Jungo (città di Rimini).
I numeri riportati sulle direttrici di maggior scorrimento indicano i TMA dato il flusso di auto attendibile nell'orario di punta, e in un orario medio, secondo monitoraggi di interesse solo esemplificativo.
Mappe di questo genere aiuteranno l'utente Jungo a individuare i percorsi più adatti (cioè, nella sua ottica, quelli più 'trafficati'), allo scopo di lucrare i tempi di attesa più brevi .
E' chiaro che un utente Jungo è solitamente disposto a fare i primi e gli ultimi "trecento metri" a piedi, e ciò è inevitabile in quanto non tutti gravitano completamente su strade di scorrimento.