“Charme”, la rassegna dei prodotti e servizi legati al benessere psicofisico (fitness, wellness, beauty) non è il tipo di evento pubblico a cui eravamo abituati a partecipare. Quando Jungo era poco più di un’utopia coltivata da pochi visionari (non più lontanto di un anno fa), era ovvio rivolgersi, sommessamente, a un pubblico minoritario e molto ‘profetico’: quello di “Falacosagiusta”, per intenderci.  Fra “matti”, ci si capisce. 

Quando l’ente organizzatore ci ha proposto di partecipare all’ormai nota fiera bolognese (dal 13 al 15 aprile 2007) c’è stato un momento di smarrimento.  Alcuni ritenevano prematuro indirizzarsi a un pubblico non solo più vasto del solito (Charme attende ben 15.000 visitatori, in gran parte operatori qualificati), ma soprattutto apparentemente meno legato a valori tipici di Jungo quali la sobrietà, la solidarietà, l’impegno personale. Già il titolo della rassegna, con quel sapore di Borgogna, fa storcere il naso a chi è proteso verso la “decrescita”, ovvero l’idea che si possa vivere meglio con un minor dispendio di risorse personali e ambientali.

E invece, ecco la sorpresa. Già: perché non solo il movimento Decrescita è uno dei 6 soggetti “amici” (al 2/3/07) di Charme richiamati nel sito della fiera (www.charmexpo.it), ma sfogliando si scopre che la rassegna apre quest’anno una quarta nuova macroarea dedicata a settori quali: arredamento ecologico, abbigliamento naturale, pavimentazione bio, vernici naturali, fonti di energia rinnovabile, e, non ultimo, la mobilità alternativa.

Allora, mea culpa. A Bologna ci sarà anche il turismo etico ed ecocompatibile. E, grazie all’attenzione e sensibilità degli organizzatori (che ci hanno conosciuto a Trento), ci sarà Jungo. Non ci può più essere un muro fra i cultori del benessere fisico (ed eventualmente della cosmesi) e i cultori della sobrietà, perché, se c’è intelligenza, le cose non si contraddicono affatto.

E Jungo, partito in una nicchia ben precisa, è però un movimento di opinione che sta travalicando i confini della marginalità, e propugna un modello universalistico suscettibile di sviluppo ad ampio raggio. Pur partendo da un’impostazione ‘low cost’ (l’autostop in se’ è tutt’oggi  percepito come la mobilità di chi non può permettersi l’auto), Jungo propone un modello che è ‘democratico’, per così dire, non per connotazione reddituale, ma per universalismo, perché è partecipativo, e perché vi sono rappresentate tutte le motivazioni, da quelle più pauperistiche, a quelle improntate al desiderio di incontrare altre persone, di scoprire nuove umanità e nuovi orizzonti di vita.

Partecipando a Charme, vogliamo davvero dare il segnale che la mobilità di tipo aggregativo spontaneo è una forma di mobilità semplicemente gioiosa e amichevole, un’opportunità di migliorare la qualità delle relazioni personali e le occasioni di incontro; e non ultimo, l’occasione di partecipare ogni giorno al disinquinamento del pianeta.  Charmant non trovate ?

Enrico Gorini

La fiera Charme 2007

www.charmexpo.it

contatti : valerioschonfeld@bussolaeventi.com

Quando : dal 13 al 15 aprile 2007 (da venerdi a domenica)

Dove: Palazzo Re Enzo – Bologna