I RISULTATI DI JUNGO TOUR - SI ATTENDE 7,6 MIN !
L'esperimento "più pazzo del mondo" conferma che già oggi si può jungare con una velocità ragionevole
23/07/2010
Il 12 giugno 2010 ventuno coraggiosi hanno partecipato all’esperimento più folle del mondo:
si doveva “jungare” su dieci tappe obbligate, in almeno 10 passaggi, monitorando i tempi di attesa, “tracciando” i passaggi, e riempendo un questionario per ciascun automobilista.
Il “TEMPO MEDIO DI ATTESA” complessivo è stato 7,6, che conferma la media dei precedenti monitoraggi sparsi. I maschi hanno avuto, contrariamente alle aspettative, lo stesso TMA delle femmine.
Imbarchi endo-urbani ed extra-urbani
I due imbarchi “endo-urbani” di partenza (p.Venezia direzione Pergine, e v. San Francesco direzione Villazzano) sono risultati i più “duri”: il TMA presso lo stango di p.Venezia è risultato 10 min, mentre presso v.San Francesco – nettamente il “peggiore” - è risultato 22 min. Davvero una partenza scoraggiante per chi ha fatto il giro in senso antiorario!
Velocissimi invece gli imbarchi extraurbani. In particolare Bosentino rappresenta la località a più “alta velocità” (4 min).
Questa la classifica per tappa (in minuti di attesa media):
Bosentino: 4
Calceranica e Valcanover: 5
San Dona’ e S.Cristoforo al lago: 6
Pergine e Vigolo Vattaro: 7
Pergine Ponte Regio: 9
P.Venezia a Trento: 10
v.San Francesco a Trento: 22
La pessima performance di via s.Francesco è probabilmente dovuta alla “multidirezionalità viaria”: l’automobilista in città ancora non considera che chi junga in città, non va in “qualunque” direzione a valle del punto di imbarco, ma, tendenzialmente nella direzione “naturale e prevalente” della direttrice su cui si trova. Quando si imparerà a ragionare per “correnti naturali di traffico”, allora gli imbarchi endo-urbani dovrebbero divenire simili a quelli extra-urbani.
Come hanno vissuto l’esperimento i giocatori e i collaboratori
Tutti hanno espresso soddisfazione e divertimento; tantissimi hanno dato suggerimenti e incoraggiamento per “la prossima edizione” (che veramente non era stata preventivata: ma ci toccherà pensarci!).
Si è pensato di far tesoro dell’esperienza, sottoponendo un questionario a tutti i partecipanti sia giocatori sia collaboratori, che ci permette le seguenti annotazioni:
- i giocatori, evidentemente presi dalla gara e molto concentrati sul riempimento del taccuino di viaggio, hanno dimenticato di offrire il ticket circa nel 40% degli imbarchi (si trattava comunque di piccolissimi importi !). Si tratta di un peccato veniale, dato il contesto giocoso.
- il giudizio è molto positivo quanto al divertimento (8,3 punti su 10), e molto netta è anche la percezione dell’utilità dell’esperimento (9,1)
- l’accoglienza dell’idea di Jungo presso gli automobilisti è di 8,1.
- generalmente pare che 10 tappe siano anche troppe, riducibili a 7. Molti hanno infatti lamentato una certa fatica, data anche la giornata molto calda, e gli impegni di gara (intervista all’automobilista, ritiro gadget, annotazioni sul taccuino, tracciamenti).